Dopo una giornata di nervosismo isterico, dopo una nottata in cui ho dormito sì e no tre ore, dopo un risveglio all'alba per una trasfusione di piastrelle (=piastrine!), dopo la flebo antibiotica, dopo la flebo di cortisone, dopo la flebo di terapia anti ba'o (=virus!), dopo la pasticca di protezione per lo stomaco, dopo la pasticca diuretica, dopo una puntura
La tac ai polmoni di ieri ha messo in evidenza che il mio torace non è così bello e pulito come sembrava dalla radiografia di sabato. Ottimo. Ci sono delle macchie. Ottimo. Gli oncologi pensano ad un'infezione, a un virus (un altro!) o a qualcosa del genere, preso perché sono stata e sono tuttora debilitata. Ma è da appurare. Ottimo.
Oggi ho vinto: – un altro incontro con lo psicologo moooooolto utile; – una tac ai polmoni (spero domani di avere il referto), visto che qui non se ne vuol sapere di respirare autonomamente; – un' eco-cuore e un elettrocardiogramma da fare nei prossimi giorni, per controllare il mio cuore tachicardico; ma, soprattutto, ho vintooo… …una bombola dell'ossigeno in bagno!!!
La mia ossignazione e la tachicardia sono peggiorate, per cui ho passato tutta la domenica in camera, a letto, attaccata all'ossigeno. No, non è vero: stamattina sono andata alla Messa del COM in seggiola a rotelle e con la bombola dell'ossigeno. Poi sono tornata in camera e di lì non mi sono più potuta schiodare. Meno male che c'è la
Sono neutropenica. Sono piastrinopenica. Ho difficoltà a deglutire. Ho difficoltà a camminare. Sono gonfia come non lo sono mai stata. Ho il cuore sofferente e una tachicardia abbbbbestia. Ho quel cavolo di virus dimmerda che fa più danni della grandine. E da oggi… non respiroooooooo!!! Olè!!! Così sono attaccata fissa all'ossigeno. Sempre. Giorno e notte. Ganzo davvero. E in virtù
Quattro delle cinque settimane che ho passato qui a Modena l'ultima volta, le ho trascorse, per gran parte del tempo con Alessandra e con Rita. Ci ritrovavamo dopo cena (qui si cena alle 18:30) per il caffè e per chiacchiere, racconti, aggiornamenti, confidenze e anche risate, lacrime, dubbi. Durante il giorno era difficile incotrarsi perché ognuna di noi aveva le
Oggi sono stata a Modena per il primo controllo post-radioterapia, post-ricovero. Io, la mamy e i genitori di lui. Partenza all'alba per prelievo del sangue, manutenzione della presa usb e visita. Va tutto male. Piastrine diminuite abbestia. Globuli bianchi in picchiata e neutrofili che hanno raggiunto la soglia di rischio. Emoglobina… Emoglobina non ne parliamo… Emoglobina quale? Di chi? Dov'è
Vorrei uscire. Vorrei camminare. Vorrei non sentire più dolore o intorpidimento. Vorrei non dover prendere più oppiacei, cortisone, antidolorifici, antiinfiammatori, anti-tutto. Vorrei non sentirmi in prigione. Vorrei che le mie caviglie tornassero ad avere sembianze umane. Vorrei non dover più fare l'aerosol, prendere gastroprotettori e antimucositi. Vorrei non vergognarmi del mio gonfiore. Vorrei non sentire dolore quando mangio o bevo.
Il cancro non è solo oggi, purtroppo. La ricerca non è solo oggi, per fortuna. L'esigenza, il bisogno, la necessità di informare, sensibilizzare, raccogliere fondi, conoscere, ci sono sempre. E oggi in particolare. Aiutiamo la ricerca come possiamo. www.airc.it
Stamattina mordevo. Non parlavo. Non fiatavo. Non ascoltavo. Non consideravo. Mordevo. Ero un tantinino nervosetta. Avete presente quando giranoooo, giranooo, giranooo? Avete presente quando vi alzate con un muso lungooo, lungooo, lungooo? Avete presente quando tutto e tutti vi danno fastidio? Ecco, uguale. Ho fatto la prima colazione alle sei, la seconda alle otto. Poi flebo, pasticche, flebo, pasticche. E
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