Venerdì sono stata in Puglia.
Sì, in Puglia! Giuro!
Ho preso il primo volo della mattina da Pisa e l'ultimo, da Bari, la sera.
Con la mamy, fedele compagna di viaggi e di vita.
Perché questa mattata?
Perché volevo conoscere Sara, la mia "nipotina".
Perché volevo abbracciare Alessandra e Nicola, i suoi genitori meravigliosi.
Perché volevo condividere con tutta la famiglia di Alecomeale (che è un po' anche la mia famiglia…) la gioia di questa nascita.
E quindi siamo andate.
Ah! Piccolo particolare: il tutto a sorpresa!!! Avevo avvertito solo il padre della piccolina, ma gli altri non sapevano niente di niente!
E non vi dico la faccia che hanno fatto!
Le lacrime che abbiamo versato!
Gli abbracci che ci siamo scambiati!
E' stata una giornata indimenticabile e se prima di partire ero un po' scettica e timorosa di fare una cosa sbagliata (sia per il disturbo che avremmo potute dare, sia per il pensiero di non potercela fare, viste le mie condizioni di salute), quando sono salita sull'aereo di ritorno ero così felice e così sicura di aver fatto una bella sorpresa che ogni dubbio è passato.
E Sara è un vero miracolo.
Sara è vita, è gioia, è un dono per tutti.
Tenerla in braccio e parlarci (giuro che l'ho fatto, le ho raccontato tante cose) è un'emozione indescrivibile. Abbracci la vita, stringi un piccolo grande miracolo.
E ho pianto tanto.
Per la gioia certo, ma anche un pochino per il dispiacere di non potere avere figli miei. Non potrò mai donare la vita a nessuno, non potrò mai far diventare padre "Qualcuno", non capirò mai le sensazioni di essere mamma.
Ma va bene, va bene lo stesso.
Ho Sara, ho la Petra, ho tutti i figli delle mie amiche da coccolare e amare.
E se non sarò mamma… sarò una zia, una brava zia! Promesso!