Sabato mi son svegliata con dei doloretti alle ossa, ma ho pensato "ma sì, dolore più, dolore meno, non sarà niente" (quando sei piena di acciacchi non ti spaventa/stupisce più nulla) e così sono andata con "mio fratello" a fare shopping in un villaggio outlet.
Uhm. Brava Anna.
Dopo un'ora ero tutta un brivido e non camminavo quasi più, così siamo dovuti tornare a casa.
Febbre a 39.
Paracetamolo subito, paracetamolo la sera, paracetamolo la domenica mattina, paracetamolo la domenica sera.
Perfetto! So come fare io! Niente più febbre, niente più dolori! Come nuova.
Uhm. Brava Anna.
Lunedì notte febbre a 38 e mezzo e, soprattutto, rumori pazzeschi nei miei bronchi: notte in bianco.
Il martedì è venuta a visitarmi la mia Amica "Giuliadottore" che mi ha diagnosticato una bella bronchite.
Adesso sono sotto terapia antibiotica e… ho capito che, forse forse, devo smettere di curarmi da sola! 🙂
Tutto questo per dire che sono nuovamente segregata in casa e, ovviamente, il mio umore non ne trae beneficio.
E quindi vedo tutto nero.
Anzi no, non è che vedo tutto nero, vedo ME STESSA nera e tutti gli altri a colori!
Sono giorni e giorni che penso di essere la più sfigata nell'universo. Non c'è nessuno messo peggio di me. Sono una tragedia umana, un concentrato di sfiga unico al mondo. Tutti hanno tutto e io non ho niente.
Ecco.
E mi girano le palle perché vorrei poter far qualcosa, ma è veramente tutto contro di me!
Il gonfiore non accenna a diminuire, anzi! Da ieri mi è spuntato un bozzolo gigante su una coscia! Fa impressione! Pare sia un accumulo di liquidi. Così oltre ad essere gonfiata nel viso, nella pancia, nella schiena, nelle braccia, nelle caviglie… ho anche una coscia deformata. Bene.
E questo gonfiore, oltre a farmi vergognare, mi affatica anche un bel po'. Cammino male (col bozzolo nuovo anche peggio di prima), non riesco a fare grandi movimenti o grandi passeggiate. Le scale sono ancora un miraggio. E non ho niente da mettermi.
E mi vergogno, mi vergogno e mi vergogno.
Sono ancora poche le persone da cui mi faccio vedere.
Evito i posti dove potrei incontrare qualcuno che mi conosce.
Non so da quant'è che non vado nella mia pizzeria preferita o nel mio bar preferito a far colazione.
E poi c'è il dolore alla schiena.
E ora c'è anche la bronchite.
Eppure io vorrei uscire, vorrei reagire, vorrei riprendere almeno parte della mia vita… ma come faccio?
In questi giorni, addirittura, guardavo gli annunci di lavoro. Non che abbia tutta questa voglia di lavorare eh, sfido chiunque a dire che a casa si sta male, ma è un anno e mezzo che non lavoro, lo Stato non mi aiuta, io e mia madre campiamo con la sua pensione e le spese sono tante, l'affitto e le bollette ci sono tutti i mesi e, anche se NON MI MANCA NULLA, uno stipendio in più farebbe comodo. E poi, intendiamoci, a 32 anni bisogna lavorare!
E invece io non posso. Prima perché stavo parecchio male, ora perché con che coraggio vado a fare un colloquio di lavoro zoppicante e gonfia in questo modo? E soprattutto, come faccio a lavorare se un giorno sto bene e un giorno sono inchiodata al letto perché non cammino?
Quindi niente. Dovrei trovare un lavoro da fare a casa… sì, ma cosa?
Insomma, non c'è nulla che vada per il verso giusto.
Non ho una casa, non ho un lavoro, non ho una famiglia regolare, non ho soldi, non ho la salute. Mi sento privata di tutto. E mi girano le palle.
E hanno voglia tutti di dirmi "devi avere pazienza perché vedrai che pian pianino le cose miglioreranno, si aggiusteranno, prima o poi riprenderai a lavorare, ora devi pensare a stare meglio e poi le cose verranno da sè". Sì sì, tutto giusto, tutto vero. Intanto però la mia vita si è fermata il 21 novembre 2008. Da allora ne ho avuta tanta di pazienza. Ho pazientato, ho aspettato, ho sperato, ho creduto in tante cose. Però son due anni e mezzo che vedo andare avanti la vita di tutti fuorché la mia. E ora ho anche la consapevolezza che "tutto si aggiusterà" non è proprio così vero perché sarò per sempre malata.
Quindi?
Qual è la soluzione?
C'è una via d'uscita?
Ecco, il casino è anche quello: non c'è soluzione.

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