Ieri son tornata a Pisa. Avevo lappuntamento per le dieci e mezzo, perciò dopo unabbondante colazione e una puntura di antibiotico (lultima!), mi son fatta accompagnare in quel della torre pendente.

Mi hanno cambiato la medicazione e – grazie a Dio – tolto due drenaggi su tre. Adesso giro sempre con la borsa di tela attaccata al collo, ok, ma dentro cè una boccia soltanto!!! E pesa molto meno… Giovedì mi levano anche laltro drenaggio (e laltra boccia!) e forse potrò fare la doccia. Jéspère.

Ho visto la ferita.

Neanche Dario Argento lavrebbe pensata così.

Inaffrontabile.

Lo so, è una roba momentanea. Poi la ferita non si vedrà più, il dolore sparirà, la mia tetta tornerà ad essere della sua misura, verrà ricostruito tutto, eccetera, eccetera… Sì sì, so tutto, ma intanto ora sono in queste condizioni: ho il seno destro della quarta misura (solo perché sono ingrassata eh! a cose normali non le ho così grandi!!!) e quello sinistro della prima misura, senza capezzolo, con una ferita gigante inguardabile, con un tubo che esce da lì e va a finire in una boccia messa dentro una borsa blu e… PELATA!!! Sono proprio lemblema della femminilità…

Ah, mettiamoci anche che sarò ingrassata dieci chili e cammino gobba per sentire meno dolore…

NON MALE, VERO?!?!?!

Rivoglio lAnna staccato Lisa di sei mesi fa.